LA STANCHEZZA PSICHICA COME SINTOMO DI INSODDISFAZIONE
I ritmi delle nostre giornate sono spesso molto intensi: il lavoro, la casa, la famiglia e le piccole e grandi preoccupazioni di tutti i giorni.
Dopo queste giornate la stanchezza fisica si fa sentire e ciascuno trova il suo modo per ricaricarsi: il divano, il letto, la palestra , una passeggiata, una doccia…a questo punto se ci siamo datI il permesso di prenderci un po’ di tempo per noi il riposo fisico è quasi sicuramente raggiunto.
Questo non porta automaticamente ad avere un riposo mentale, psicologico.
Ci si accorge di non essere riposati mentalmente da sintomi come : sonnolenza o insonnia, debolezza, dolori muscolari, rifiuto (mancanza di voglia) o incapacità di assolvere alle mansioni quotidiane, riduzione dell’attività fisica che porta all’aumento della stanchezza psico-fisica, ansia e tristezza.
Spesso ciò che sta sotto la stanchezza è l’insoddisfazione.
Possiamo pensare all’insoddisfazione come al mancato appagamento dei bisogni.
L’essere umano ha molti bisogni: da quelli primari a quelli secondari che non sono meno importanti , vengono solo successivamente la soddisfazione di quelli primari (fisiologici: mangiare , dormire…).
Esistono molte classificazioni dei bisogni , ma parlando di insoddisfazione voglio fare riferimento ai tre dei bisogni indicati da Eric Berne (in “Ciao!”… e poi?)
- BISOGNO DI STIMOLI O SENSAZIONI: l’essere umano ha bisogno di nuovi stimoli e di provare sensazioni ed emozioni, pensiamo ai parchi di divertimento, alla ricerca di sostanze come alcool e droghe, gli sport estremi, il gioco d’azzardo… Quando ci si sente privi di stimoli si avverte il senso di insoddisfazione che genera stanchezza psichica. E’ importante quindi ricercare in modo sano gli stimoli che preferiamo. Non serve un momento speciale, impariamo ad emozionarci per le piccole cose (il mare, la neve, un sorriso, un lavoro ben riuscito) e soprattutto a gustarci quell’emozione.
- BISOGNO DI RICONOSCIMENTO: già Aristotele diceva che siamo “animali sociali “(oggi direbbe social!), cioè il desiderio ricevere sensazioni che solo un altro essere umano è in grado di procurare. Il riconoscersi ANCHE non solo , attraverso il riconoscimento dell’altro. E’ noto come l’isolamento sia la forma di punizione più temuta dall’uomo.
- BISOGNO DI STRUTTURA: abbiamo bisogno di strutturare gli spazi e il tempo, di organizzarsi. Può succedere quando si lavora “ a braccio” senza una programmazione , facendo fronte alle urgenze (diverse dalle priorità!!!) che ci assalga la stanchezza psichica. Incominciare quindi prendendosi poco tempo per riorganizzare una scrivania, dei file,
In ultimo voglio precisare che la Sindrome da Stanchezza( o Fatica) Cronica è una malattia con sintomi ben specifici. Di seguito riporto la definizione recepita dal sito dell’Associazione Nazionale malati di CFS:
“…una fatica cronica persistente per almeno sei mesi che non é alleviata dal riposo, che si esacerba con piccoli sforzi, e che provoca una sostanziale riduzione dei livelli precedenti delle attività occupazionali, sociali o personali ed inoltre devono essere presenti quattro o più dei seguenti sintomi, anche questi presenti per almeno sei mesi: disturbi della memoria e della concentrazione così severi da ridurre sostanzialmente i livelli precedenti delle attività occupazionali e personali; faringite; dolori delle ghiandole linfonodali cervicali e ascellari; dolori muscolari e delle articolazioni senza infiammazione o rigonfiamento delle stesse; cefalea di un tipo diverso da quella eventualmente presente in passato; un sonno non ristoratore; debolezza post esercizio fisico che perdura per almeno 24 ore. Ovviamente devono essere escluse tutte le condizioni mediche che possono giustificare i sintomi del paziente, per esempio ipotiroidismo, epatite B o C cronica, tumori, depressione maggiore, schizofrenia, demenza, anoressia nervosa, abuso di sostanze alcoliche ed obesità.”
Per concludere …prendiamoci cura di noi …da subito!!!